Le ultime notizie della rete Alta Padovana Orienta
SOSTEGNO ALLE ATTIVITÀ DELLE RETI TERRITORIALI PER L’ORIENTAMENTO DEI GIOVANI Anno 2019
IL PENSIERO LATERALE: COME LA CREATIVITÀ PUÒ AIUTARE NELLA SCELTA
Che cosa si intende per pensiero laterale e come questo può essere un’arma preziosa per chi si occupa di orientamento?
Partiamo da qualche definizione.
Il pensiero verticale segue una logica consequenziale, è da sempre privilegiato per perseguire una soluzione razionale ed inconfutabile, ma non permette di concepire idee del tutto originali che escano fuori dal “seminato”. Immaginiamo una serie di anelli concatenati, unendo i quali arriviamo – con metodo e precisione – a trovare la risposta ad una domanda.
Il pensiero laterale si distingue per la sua natura generativa: visivamente, possiamo immaginare un puntino dal quale si diramano “n” frecce, le quali a loro volta generano collegamenti con nuovi puntini, in una rete di relazioni e associazioni che permettono di esplorare terreni mai calpestati prima.
A scanso di equivoci: non possiamo rinunciare ad uno dei due. Entrambi sono indispensabili per acquisire un approccio al problem solving che sia allo stesso tempo razionale ed intuitivo. Va da sé quanto ciò possa essere utile nell’ambito dell’orientamento, quando ci si trova al bivio di una scelta complessa da affrontare – sia in prima persona che come operatore con il compito di fornire un supporto all’utente.
Edward De Bono (E. De Bono, Creatività e pensiero laterale: Manuale di pratica della fantasia) attribuisce al pensiero laterale un carattere di stimolazione: si procede per salti, è di tipo probabilistico, non contempla negazioni, giudizi o errori. È utile affiancare anche alcune riflessioni di Bruno Munari, illustre artista e designer, che definisce il prodotto della creatività come “Tutto ciò che prima non c’era, ma realizzabile in modo essenziale e globale” (B. Munari, Fantasia).
Essenziale e globale, due aggettivi preziosi quando si affronta la problematica orientativa: la creatività aiuta a concepire soluzioni che non avremmo mai contemplato prima dell’esercizio di un pensiero libero da schematizzazioni; sperimentazione ed intuizione sono ingredienti fondamentali del lavoro di domani! Non dimentichiamo però che queste soluzioni devono essere concrete e realizzabili.
Di più: il prodotto della creatività, sostiene Munari, nasce dalle relazioni che il pensiero fa tra ciò che conosce; per questo è fondamentale che fin da bambini ci si alleni ad assorbire come spugne più dati ed elementi possibili…solo così si è in grado di immaginare un maggior numero di relazioni e quindi di scenari e possibilità. Più informazioni possiedo, più sarò in grado di rielaborarle in maniera critica. Il gioco è lo strumento privilegiato in questa palestra di creatività, in ogni fase evolutiva.
Praticare ed allenare il pensiero creativo nell’ambito dell’orientamento può venirci in aiuto per “sbloccare” alcune situazioni di forte incertezza, ma soprattutto per acquisire un metodo critico elastico e personalizzabile. Il pensiero laterale, infatti, lavora soprattutto sull’abbattimento di stereotipi, sulla generazione di alternative e sulla messa in discussione dei presupposti.
Alcuni piccoli input per l’ideazione di esercitazioni pratiche?
- Il gioco dei 6 cappelli di Edward De Bono: metaforicamente, immaginiamo di indossare di volta in volta un cappello di diverso colore, ognuno dei quali corrisponde ad un diverso modo di pensare, e quindi di affrontare un problema. Immaginiamoci attori che interpretano di volta in volta un diverso ruolo: il bianco per la neutralità, il rosso per le emozioni, il nero il negativo, il rosso il positivo, il verde la creatività, il blu il controllo.
- Utilizzo di tecniche creative rompighiaccio, come il brainstorming, arricchite dalla stimolazione casuale. Un esempio: data una parola chiave (es: “orientamento”) si pescano alcune parole a caso da un dizionario e si procede alla libera creazione di associazioni e frasi.
- Utilizzo di immagini e fotografie per esercitarsi sulla generazione di diversi punti di vista. Si lavora in piccoli gruppi su un’immagine tratta da un giornale o una rivista, compito di ogni gruppo è interpretarla da quanti più punti di vista possibili (dei soggetti coinvolti, del fotografo, di chi ha scritto l’articolo, e via dicendo…).
Se durante la prima fase di lavoro sono aboliti giudizi, vincoli e confutazioni, è fondamentale far seguire un momento di riflessione dove quanto emerso viene ricondotto dall’operatore alla problematica presa in esame.
In un mondo in costante cambiamento, dove l’incertezza è l’unica certezza, l’allenamento al pensiero laterale, agisce sulle capacità di adattamento, problem solving e sperimentazione creativa.
AUTRICE: Gaia Franzoso per ENAIP Veneto I.S.
LABORATORI VIRTUALI: ESPERIENZA DI CONFRONTO CON I RAGAZZI DELLA RETE ALTA PADOVANA ORIENTA
I laboratori virtuali per scuole secondarie di primo e secondo grado sono per noi della rete Alta Padovana Orienta, un’esperienza di arricchimento e condivisione con i ragazzi.
I tools creati fanno riferimento alla definizione di orientamento permanente, ossia: “orientamento permanente è il processo volto a facilitare la conoscenza di sé, del contesto formativo, occupazionale, sociale, culturale ed economico di riferimento, delle strategie messe in atto per relazionarsi e interagire con tali realtà, al fine di favorire la maturazione e lo sviluppo delle competenze necessarie per poter definire o ridefinire autonomamente obiettivi personali e professionali aderenti al contesto, elaborare o rielaborare un progetto di vita e sostenere le scelte relative”. (tratto da la risoluzione del Consiglio Europeo su “Integrare maggiormente l’orientamento permanente nelle strategie di apprendimento permanente”, 2008). Difatti, gli strumenti ideati hanno lo scopo di supportare i ragazzi a uscire dalla passività che li contraddistingue sul tema dell’orientamento permettendogli di diventare attori protagonisti del loro futuro.
La struttura ideata comprende momenti di condivisione e confronto con i ragazzi a partire dalle loro conoscenze e idee, a cui segue la partecipazione attiva attraverso tools virtuali per sviluppare consapevolezze sui punti cardine dell’orientamento, conoscenza di sé e del territorio concentrandosi essenzialmente in due aree:
I laboratori sono stati indirizzati alle classi seconde e/o terze delle scuole secondarie di primo grado e alle quarte o quinte delle scuole secondarie di secondo grado.
Da alcuni momenti di confronto è emerso che i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado, hanno ancora poca consapevolezza delle tipologie di scuola e delle loro differenze, tendono infatti a muoversi nel mondo delle scelte basandosi sul ‘sentito dire’, che spesso rispecchiano una società ancora caratterizzata da stereotipi. Queste credenze possono allontanare i ragazzi da una scelta consapevole, scelta sulla quale è importante fornire una panoramica reale del contesto. La conoscenza di sé, a sua volta, è risultata per la maggioranza ancora debole, nonostante gli studenti si siano mostrati molto interessati al tema e desiderosi di ricavarsi uno spazio in cui conoscersi e sperimentarsi.
Anche gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, partecipano ai laboratori dimostrando di essere interessati alla proposta, in particolare alla parte informativa e soprattutto, ai percorsi previsti dagli ITS Academy, di cui, in alcuni casi, c’era già una conoscenza basata su indicazioni di amici o per passaparola.
Nella seconda fase del laboratorio i ragazzi mostrano interesse sia rispetto agli stili d’apprendimento, sia agli stereotipi, attivandosi nel dibattito precedente alla compilazione dei questionari.
Appaiono, invece, incuriositi ed un po’ smarriti sul tema delle soft skills, rispetto alle quali non è ancora ben chiara l’utilità e l’uso. Su questi aspetti è opportuno soffermarsi maggiormente in modo da introdurre i ragazzi più efficacemente nel mondo del lavoro.
In conclusione, i laboratori con i tools virtuali sono per gli studenti un’iniziativa interessante ed importante che deve però essere guidata dagli operatori per permettere loro di diventare attivi e
consapevoli delle proprie scelte. È necessario, dunque, un ascolto attento ai ‘bi-sogni’ dei ragazzi, ancora spesso passivi e lontani dalle loro future responsabilità e competenze.
Josè Benavente, ENAIP Veneto I.S.
Mariella Mioli, ENAIP Veneto I.S.
Susanna Del Favero, ENAIP Veneto I.S.
SOFT SKILLS ALLEATE PREZIOSE
Le soft skills, altresì dette competenze trasversali rappresentano una combinazione dinamica di abilità cognitive, metacognitive, interpersonali, intellettuali e competenze pratiche, che l'Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1993 ha definito come: "abilità a sostegno di comportamenti adattivi e positivi capaci di rendere gli individui in grado di affrontare efficacemente le richieste e le sfide della vita quotidiana."
Le abilità che mettiamo in campo ogni giorno nel contesto formativo e lavorativo si possono dividere in due macro aree: le hard skills e le soft skills. Le prime consistono nelle conoscenze e abilità sviluppate attraverso studi, specializzazioni ed esperienze nel settore specifico; le seconde, come già anticipato, sono le competenze relazionali e comportamentali che assumono forme differenti nei diversi contesti. Ad esempio: la capacità di lavorare in gruppo, la leadership e l'empatia.
Se la scuola e la formazione spesso si sono concentrate nel fornire i saperi delle diverse discipline, oggi è sempre più importante, in un contesto complesso e in continuo cambiamento come il nostro, allenare e sviluppare anche le competenze trasversali.
Perché? Vediamo alcuni dati:
Questo grafico è stato presentato nel Bollettino Veneto dell'Excelsior (collana nata su iniziativa di Unioncamere), per fornire una panoramica sui dati di previsione dell'andamento del mercato del lavoro e dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese.
Come emerge le imprese ritengono queste competenze di importanza pari, o addirittura superiore, a quelle specifiche della professione:
• al primo posto c'è la capacità comunicativa scritta e orale (fondamentale per il 54,8%);
• al secondo posto dalla capacità di lavorare in gruppo (53,6%)
• al terzo posto dalla capacità di risolvere problemi (49,6%).
Capiamo, dunque, che le soft skills, oltre a essere una necessità sociale e di sviluppo della persona, sono delle abilità che diventano fondamentali per approcciarsi in modo competitivo al mondo del lavoro.
Come riportato nel progetto KeySTART2Work: "sono le competenze tecniche che ti permettono di ottenere un colloquio, ma sono quelle trasversali che ti aiutano a ottenere il lavoro – e a non perderlo".
Quindi, sorgono spontanee delle domande: come ci si può allenare? Bisogna creare dei momenti specifici all'interno del programma scolastico? E a casa? Da quando bisognerebbe iniziare ad allenare queste capacità? La domanda può avere una facile risposta.
Sperimentiamo e alleniamo già le competenze trasversali, sia nella vita quotidiana, sia all'interno delle classi; per esempio, quando durante i colloqui con i genitori ci viene riferito che il ragazzo "ha buone capacità di coinvolgimento e traina la classe in modo positivo".
Le Linee Guida per l'Orientamento propongono diversi elementi utili per sviluppare percorsi formativi all'interno della scuola, in particolare sollecitano la formazione fin dalla scuola dell'infanzia, in quanto questi anni sono caratterizzati da importanti sviluppi nell'ambito delle conoscenze, abilità, competenze, interessi e valori.
E' altresì importante, per comprendere e dare valore a queste abilità, creare degli strumenti specifici di valutazione in grado di porre le soft e hard skills sullo stesso piano in ogni ordine e grado di scuola.
Fondamentale diventa che gli insegnanti palesino i criteri di valutazione quali conoscenza della specifica materia ma anche esposizione, lavoro di gruppo ecc. In questo modo gli studenti porranno maggiore attenzione al loro approccio al compito e sarà per loro più facile riconoscere i propri punti di forza e debolezza.
Conoscendo sé stessi e le proprie caratteristiche, i ragazzi hanno modo di essere candidati competitivi nel mondo del lavoro, a parità di titolo di studio avranno maggiore capacità di trasmettere le proprie abilità e conoscenze che come abbiamo già detto, nel nostro contesto diventano la chiave per distinguersi tra tutti gli altri.
Susanna del Favero
B – ALTA PADOVANA ORIENTA – ENAIP VENETO
L’ORIENTAMENTO SI PRESENTA: GIORNATA DI ORIENTAMENTO A VILLA CONTARINI
La giornata di orientamento di terriotorio organizzato dalla rete Alta Padovana ORIENTA si è svolta domenica 18 novembre 2018 presso la Sala delle Conchiglie di Villa Contarini a Piazzola sul Brenta (Padova): una giornata dedicata a studenti e famiglie per far conoscere l’offerta formativa delle Scuole secondarie di secondo grado: Istruzione e Formazione Professionale, Istruzione Tecnica, Professionale e Liceale, gli ITS Academy del Veneto e l’Università degli Studi di Padova.
La rete Alta Padovana ORIENTA, di cui capofila è ENAIP Veneto, prende il via dal programma #Orientati della Regione del Veneto e ha la finalità di supportare giovani, famiglie e docenti delle circoscrizioni territoriali di Cittadella e Camposampiero rafforzando e valorizzando un Sistema territoriale di Orientamento, con l’obiettivo di promuovere le attività e i servizi delle Istituzioni scolastiche (in particolare per le scuole secondarie di primo e secondo grado).
Al progetto dell’anno 2018/2019 di “Alta padovana ORIENTA” hanno preso parte oltre alle Scuole del territorio, gli Istituti Tecnici Superiori, l’Università degli Studi di Padova, la Camera di Commercio di Padova, i Comuni di Piazzola sul Brenta e Cittadella e l’agenzia per il lavoro Umana.
L’appuntamento a Villa Contarini, ha rappresentato non solo l’occasione per il lancio ufficiale delle attività del progetto, ma anche uno spazio di contatto tra il mondo dell’istruzione e della formazione ed i tanti giovani che si trovavano nella necessità di scegliere con consapevolezza il proprio percorso scolastico assieme alle loro famiglie: a loro sono stati infatti dedicati nell’arco della giornata quattro workshop tematici.
Il primo incontro, dal titolo “Competenze e modalità per presentarsi nel mondo del lavoro" a cura di Umana SpA, ha visto l’intervento di Valentina Maiolli, esperta in politiche attive del lavoro. È seguito poi il workshop "L'Università degli Studi di Padova si presenta" con Patrizia Friso del Settore Orientamento e Tutorato dell’Ateneo padovano.
Gli appuntamenti sono proseguiti nel pomeriggio con la presentazione degli Istituti Tecnici Superiori (ITS Academy) della rete Alta Padovana a cura dei rispettivi referenti. Per concludere, Erika Vitantonio, esperta Servizi di Orientamento di ENAIP Veneto ha presentato l’intervento "Genitori e figli: strumenti e strategie per la scelta”.
Sono stati allestiti 8 stand informativi dove le Scuole secondarie di secondo grado della rete hanno avuto modo di farsi conoscere e rispondere alle domande di ragazzi e famiglie: ENAIP Veneto, il Liceo Caro, gli Istituti Rolando da Piazzola, Newton, Girardi, gli ITS Meccatronico, Risparmio Energetico, Cosmo Moda, ICT Kennedy, Turismo e Logistica si sono presentati con loro referenti alla cittadinanza presente.
All’incontro hanno partecipato più di 1200 tra studenti, genitori e docenti, un dato significativo che sottolinea l’esigenza del territorio di conoscere in modo approfondito l’offerta formativa e l’evoluzione del mercato del lavoro confrontandosi con gli esperti del settore. Come riportato dai partecipanti, la giornata ha suscitato interesse e partecipazione in quanto la zona dell’Alta Padovana risulta sfornita di eventi simili.
Nonostante la normativa nazionale promuova già l’orientamento permanente - inteso come “il processo volto a facilitare la conoscenza di sé, del contesto formativo, occupazionale, sociale ed economico al fine di favorire lo sviluppo delle competenze necessarie per poter definire o ridefinire autonomamente obiettivi personali e professionali aderenti al contesto, elaborare o rielaborare un progetto di vita e sostenere le scelte relative” - la realtà attuale è ancora scarna di attività che vadano oltre il vecchio modello lineare.
Dato il successo della prima edizione, l’evento verrà riproposto il 17 novembre 2019, sempre presso Villa Contarini, con un maggior numero di spazi e workshop pensati sulla base delle esigenze del territorio e delle famiglie.
Susanna Del Favero ENAIP Veneto I.S.
LABORATORI A7 – ALTA PADOVANA ORIENTA – ENAIP VENETO
ESPERIENZE IN AZIENDA
In un secolo di continui cambiamenti, dove il contesto è sovrabbondante di possibilità ma anche incerto e privo di protezioni, è importante per un docente tenere un contatto costante con il mondo economico per essere maggiormente incisivo nella sua funzione di guida per gli studenti. L’iniziativa A7 laboratori in presenza per docenti sul mondo del lavoro si è così sviluppata proponendo un’attività esperienziale in cui fosse possibile approfondire i temi del mercato del lavoro.
I laboratori si sono svolti presso le aziende Breton SpA di Castello di Godego (TV) e Bottega Veneta di Montebello Vicentino (VI).
La Breton è un’azienda leader a livello mondiale nella produzione di macchine per la lavorazione della pietra naturale, dei metalli e di impianti per la pietra composita.
Ad accogliere i docenti è stata la referente dell’ITS Meccatronico, che ha presentato le caratteristiche degli ITS Academy, nonché il loro approccio all’apprendimento caratterizzato dall’esperienza sul campo attraverso l’apprendistato o l’alternanza rafforzata. In un secondo momento, la referente della DRU dell’azienda ha evidenziato i criteri di selezione utlizzati nella loro ricerca del personale. L’attività è proseguita con la visita allo stabilimento, negli uffici e nelle aree di produzione. Durante la visita sono stati incontrati sia studenti del I e II anno dei percorsi biennali di ITS, sia diplomati ITS che, dopo aver conosciuto l’azienda durante il percorso formativo, sono stati confermati attraverso contratti di collaborazione o apprendistato. I ragazzi hanno riportato le loro esperienze, da cui è emersa la varietà di indirizzi scolastici di provenienza, tecnici , ma anche licei. I giovani stanno sperimentando tutti i contesti aziendali, dagli uffici per la progettazione fino alla produzione, dalle attività più semplici a quelle più complesse, il tutto in un clima di collaborazione positiva.
Dai questionari di gradimento proposti ai partecipanti è emerso che l’esperienza è stata utile sia per i docenti tecnici, che hanno potuto vedere in azione strumenti e macchinari, sia per docenti di discipline culturali con maggiore interesse per le tematiche relative all’orientamento.
2 edizioni dei laboratori A7 si sono svolte presso l’azienda Bottega Veneta: la bottega è il ‘negozio’ dell’artigiano e la denominazione evoca chiaramente le origini della maison, che ha mosso i primi passi a Vicenza realizzando prodotti in pelle con una tecnica unica, ancora oggi rappresentativa del marchio.
La visita ha interessato e coinvolto i docenti per la vasta attività produttiva svolta,
per le scelte di marketing e la collocazione nel panorama economico del settore.
Da subito l’impatto è stato positivo: la location, una villa del XVIII secolo, ritenuta contesto idoneo per una linea di prodotti particolare, curata, non banale e assolutamente concentrata sulla qualità.
In questa occasione i docenti sono stati accolti da referenti dell’ITS Cosmo Moda e dell’Agenzia per il Lavoro Umana SpA, che hanno introdotto le offerte formative e l’attuale situazione del mercato del lavoro.
I partecipanti hanno potuto constatare l’attenzione alla qualità in ogni step della fabbricazione durante la visita guidata da due artigiani. Questi, in quanto attori protagonisti della produzione, hanno accompagnato i visitatori nelle diverse fasi di lavorazione: la scelta delle pelli, l’uso di macchinari, la particolare lavorazione a intreccio fino al prodotto finito.
Estremamente interessante il confronto/scontro tra la realtà produttiva tipica di una azienda internazionale e le spiccate caratteristiche della lavorazione artigianale.
Anche in questo laboratorio i docenti hanno manifestato un interesse particolare, alcuni per la parte tecnica di produzione, altri per l’esistenza di una realtà lavorativa di eccellenza attenta alla partecipazione, alla cura ed alla qualità.
Susanna Del Favero ENAIP Veneto I.S.
Nadia Pasinato ENAIP Veneto I.S.
Jessica Preo ENAIP Veneto I.S.
LABORATORI A2 – ALTA PADOVANA ORIENTA – ENAIP VENETO
LA FANTASIA INCONTRA LA REALTA’
In questa edizione DGR 449/2018, la rete Alta Padovana Orienta ha proposto, attraverso il Progetto Regionale #Orientati, i laboratori esperienziali rivolti ai ragazzi delle scuole secondarie di I grado con l’obiettivo di fornire agli studenti strumenti utili per i momenti di scelta di tutto l’arco di vita. La proposta ha visto interessate le classi seconde e non le terze, come ci si potrebbe aspettare, poiché l’ultimo anno delle scuole secondarie di I grado è un anno intenso, caratterizzato da diversi momenti importanti, a partire dalla scelta della scuola secondaria di II grado, fino al conseguimento dell’esame finale e alla conclusione di questo ciclo di studi. Per questo è fondamentale ‘allenare’ i ragazzi alla conoscenza delle proprie caratteristiche personali e delle offerte del contesto, ben prima di arrivare all’ultimo anno, carichi ormai di tensioni e ansie, che potrebbero causare scelte avventate o errate.
I laboratori esperienziali hanno assolto la funzione di ponte sulla scelta da farsi a conclusione del terzo anno. In questa attività, sono stati coinvolti i docenti e i referenti per l’orientamento delle scuole secondarie di II grado partner di progetto. La struttura del laboratorio è stata suddivisa in quattro momenti: la prima, attività ‘rompighiaccio’, nella quale i ragazzi hanno avuto modo di ambientarsi e di entrare gradualmente in contatto con il tema dell’orientamento. In questa fase è stato chiesto di scegliere un cartoncino colorato per indicare l’ambito di maggiore interesse e le motivazioni sottostanti alla loro scelta. Già dai primi momenti sono stati notati atteggiamenti differenti tra i ragazzi. Alcuni erano insicuri, altri cercavano il confronto con I compagni, altri ancora era confusi e talvolta spaventati dalla scelta.
La seconda fase si è svolta con un’attività di gruppo, nella quale si chiedeva di analizzare, mediante alcune semplici domande, le funzioni, la composizione, le professioni che si possono svolgere mediante un computer, strumento scelto per la sua versatilità, l’interesse che suscita nei giovani, la trasversalità del suo utilizzo. Il successivo brainstorming ha permesso di confrontare le risposte, esaminandole una ad una, in gruppo.
Nella terza fase, i ragazzi hanno avuto il compito di associare il maggior numero di conoscenze richieste per svolgere una delle professioni da loro scelte all’interno di un gruppo prestabilito. Su un cartellone, poi, hanno creato collegamenti tra le professioni, le conoscenze e le diverse opportunità di percorso scolastico/formativo. Con l’aiuto di schede informative, fornite dai docenti, sono stati indicate le competenze offerte nei diversi ordinamenti (Istruzione e Formaizone Professionale quadreinnale, Istruzione
Liceale, Tecnica e Professionale quinquennale). Da qui, i ragazzi hanno avuto modo di esplorare le competenze e abilità richieste per arrivare a essere un medico, un ingegnere, un web designer, un organizzatore d’eventi, ecc..
Le attività svolte hanno permesso ai docenti di percepire le esigenze, le paure e le difficoltà di questi giovani e di instaurare con loro un momento di confronto e di discussione. Gli alunni partecipanti hanno riportato effettivo entusiasmo per l’attività svolta, riferendo ai docenti l’utilità del laboratorio come occasione di riflessione su sé stessi e sulla futura scelta. Anche i cartelloni realizzati durante il laboratorio hanno stimolato i ragazzi a esplorare le diverse tipologie di scuole secondarie di II grado, oltre a dare la possibilità di comprendere l’ampiezza dell’offerta formativa e le diverse possibilità presenti sul territorio. I docenti intervenuti al percorso hanno ritenuto l’attività estremamente utile e coinvolgente, affermando che ai ragazzi sia stata offerta un’occasione per iniziare a riflettere, sia sugli elementi più significativi della loro personalità, sia sulla realtà che li aspetta il prossimo anno scolastico partendo da ciò che sono e chi vogliono diventare.
Susanna Del Favero ENAIP Veneto I.S.
Rita Cipriano IC Loreggia – Villa del Conte